Gli elettrodi sono stati collegati ad un alimentatore di corrente continua con modalità di connessione monopolare . Gli esperimenti sono stati condotti in batch usando un contenitore di plastica con volume di acque reflue di 500ml. Il prelievo del campione di acque è avvenuto ogni 30 min e reiterato tre volte per tener conto degli errori. Si è aggiunto al campione 6M di HCl e di NaOH, valutando l’effetto di pH iniziali variabili di 4,7 e 10 e di densità di corrente pari a 50,100,200 A/m2 per 90min.
Si è misurata la conducibilità con la sonda Hach HQ40d , il pH con la sonda WTW pH/ION 7320 probe, e la torbidità con il misuratore Hach  2100AN.
Le acque grezze sono state, innanzitutto , filtrate attraverso un filtro di nylon Whatman da 0,45 μm, utilizzando la soluzione liquida per l’analisi ICP. Per determinare la concentrazione di olio e grasso si è scelto un metodo gravimetrico prelevando un campione da 100ml ,sottoponendolo a filtrazione con membrana da 22 μm e miscelandolo con HCl al valore di pH=2 . Dopo aver aggiunto 2 ml di esano si è lasciato riposare per 5 min con successiva estrazione dell’esano per tre volte consecutive. 
Successivamente la miscela di olio ed esano è stata portata alla temperatura di  69°C ,  corrispondente al valore della  temperatura di ebollizione dell’esano per consentire la sua evaporazione . A quest’operazione segue l’essicazione per t=5 min ,al termine del quale si valuta l’efficienza di rimozione di olio e grasso con l’equazione (1):
(1)%R = (C0 − Ct)/C0 × 10
Si tiene conto anche dell’energia consumata misurandola in kWh/m3 con l’equazione (2) \cite{wcalmano2010}:
(2)E = U*I*t/(1000*V)
dove U [V] è la tensione richiesta ,I[A] la corrente applicata, t [h] il tempo di flottazione e V [m3] il volume delle acque reflue da trattare.
L’ossidazione del campione avviene all’anodo con sviluppo di ossigeno gassoso, mentre la riduzione al catodo con formazione di gas idrogeno secondo le equazioni (3) e (4):
(3)2H2O(l)+2e→ H2(g)+2OH(aq)−  (reazione di riduzione)
(4)2H2O(l)→O2(g)+4H(aq)++4e(reazione di ossidazione)
La reazione provoca la  formazione di coagulanti . Tali coagulanti formano idrossido di metallo amorfo che ha una forte affinità con gli inquinanti dispersi e disciolti e  dalla quale si formano i fiocchi inquinanti. Questi ultimi salgono la superficie del corpo idrico e vengono scaricati. Dai risultati emerge che  l’aumento del tempo di trattamento aumenta la velocità di rimozione, in particolare, aumentando il tempo da 30 a 90 min nella configurazione ACAC la  rimozione dell’olio aumenta solo del 6,6% ,  per la CAAC aumenta del 18,8% e infine nella ACCA del 30,3%,come mostrato in fig.3: