Conclusioni
Dallo studio dell’analisi del fine vita del fotovoltaico si nota che la gestione del flusso di rifiuti fotovoltaici può essere risolta con il riutilizzo e la rivendita di pannelli usati o rigenerati traendone così anche un profitto. Questo permette di allungare la vita utile del pannello ma rimanda il problema della gestione dei rifiuti. Al giorno d’oggi gli impianti di riciclo sono composti da tecnologie a basso consumo ma con un rendimento delle materie riciclate non abbastanza efficiente da poter promuovere l’economia circolare.
Una soluzione è stata già presentata dalla azienda SASIL con il progetto FRELP, un processo ad alto consumo energetico ma con alti rendimenti del prodotto in uscita. Implementando tale soluzione, ottenendo materiali riciclati più puri è possibile promuovere la produzione di fotovoltaici riciclati per il futuro gestendo così facilmente il flusso di rifiuti del fotovoltaico.
Riguardo al fine vita dell’eolico, i problemi della dismissione sono dovuti principalmente alle dimensioni delle turbine eoliche e ai materiali compositi delle lame che non sono altamente riciclabili. Generalmente le lame eoliche vengono portate ad incenerimento senza trarre benefici ambientali o in discarica, anche se in molti paesi come la Germania è vietato tale processo. Lo smaltimento delle pale eoliche in discarica comporterebbe il riempimento di tutte le discariche e quindi l' occupazione di suoli molto estesi.
La soluzione per evitare questi processi può essere il riutilizzo in altri settori delle lame. Si può separarle tagliandole in varie parti per poi riutilizzarle nel campo dell’edilizia e dell’arredo.
Altre soluzioni può essere il riuso delle fibre di vetro (prodotte dalla macinazione delle lame) che miscelate con il calcestruzzo, aumenterebbe la resistenza meccanica di quest’ ultimo.