Solitamente nei bioreattori a membrana la pressione di transmembrana (TMP) tende a variare nel tempo, con valori bassi all’inizio per poi aumentare a causa del fouling che va a ricoprire la membrana e ostacola la filtrazione. Nel presente studio ciò non avviene, nonostante si sia utilizzata soltanto pulizia fisica mediante controlavaggio, non ricorrendo mai a quella chimica.  Questi risultati sono dovuti alla combinazione dei processi elettrochimici e della tecnologia SFDM, i primi provocano la riduzione della formazione di fouling, quindi ritardano la necessità di una pulizia chimica, ma ciò che effettivamente la evita è il principio di formazione della membrana SFDM. Essa è formata da due strati, quello superiore è costituito da particelle grandi, mentre lo strato inferiore è uno strato di gel che favorisce la formazione della membrana in seguito alla pulizia fisica \cite{Fan_2002}. Questi strati fanno da scudo per il materiale di supporto, il quale non viene intasato da piccole particelle che scaturiscono l’esigenza di una pulizia chimica \cite{Fan_2002}.