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o alle reference concentrations (RfC) proposte dall’EPA nel database IRIS. Queste concentrazioni tutelano la salute umana da esposizione continuativa considerando l’intero arco della vita e sono utilizzate negli Stati Uniti per il calcolo del rischio. Tenendo conto delle sostanze emesse che rientrano in tale database è stata analizzata la loro concentrazioni risultando essere dell’ordine dei microgrammi su metro cubo, mentre i limiti di riferimento sono circa tre ordini di grandezza superiori, si è quindi ben lontani da avere problemi per esposizione a lungo termine. Un altro risultato notevole della simulazione è l'andamento temporale ai singoli ricettori delle concentrazioni medie giornaliere delle sostanze emesse. L’andamento temporale ci permette di ricavare informazioni importanti ad esempio in fase di progetto di un nuovo impianto o di autorizzazione alle emissioni, come i massimi di concentrazione e il numero dei superamenti annuali di fissati valori di concentrazione. Dai dati ottenuti con la simulazione si è ricavato l’andamento spaziale, all’interno della griglia di calcolo, delle medie annue di concentrazione e l’andamento temporale delle concentrazioni in corrispondenza di alcuni recettori di esempio. Questi valori possono essere confrontati con livelli di riferimento per la qualità dell’aria e, dagli andamenti temporali si possono estrarre i massimi o la frequenza di superamento di determinate soglie, qualora esse siano definite a livello normativo. Si è poi svolta una seconda simulazione che tiene conto dell’effetto del Building Downwash considerando gli ostacoli alla dispersione delle sostanze in aria. Questo effetto può infatti creare zone con maggiore o minore concentrazione rispetto alla simulazione su terreno piano. Dalla differenza tra le due simulazioni calcolata relativamente al caso senza ostacoli, si hanno differenze anche fino al 10% (in positivo e in negativo). Se si considerano le medie mensili, queste differenze raggiungono anche il 60%. Questo è spiegato dal fatto le differenze significative si hanno solo sporadicamente, quando si verificano particolari combinazioni di velocità e direzione del vento che accentuano l’effetto di building downwash.

Conclusioni

Con questo studio è stato analizzato un caso applicativo con lo scopo di fornire una conoscenza più approfondita dei modelli di dispersione tramite l'applicazione di un software. Le  basi strutturali su cui queste si poggiano e quindi i limiti che li caratterizzano sono fondamentali per un loro corretto utilizzo sul campo in quanto non sempre le condizioni in cui ci si trova ad applicarli rispettano i limiti con cui tali modelli semplificati sono stati concepiti. Ai fini della caratterizzazione del comparto atmosferico si evidenzia l’utilità di questi strumenti che possono essere utilizzati anche come base di partenza per il calcolo del rischio per la salute umana o per studi eco-tossicologici e di migrazione delle sostanze emesse.