I test effettuati hanno visto l'impiego di campioni di acque reflue volutamente di spiccata concentrazione di DCF, in modo da monitorare al meglio la sua mineralizzazione.
Le variazioni di tale concentrazione sono state misurate in termini di TOC ed assorbimento di raggi UV. Inoltre, pre e post trattamento, sono stati monitorati i diversi parametri dell'acqua, quali ossigeno disciolto, torbidità, pH e conducibillità.
I trattamenti presi in esame sono:
  1. Ozonizzazione (O3)
  2. Sonolisi (US)
  3. Trattamento combinato (US+O3)
L'ozonizzazione (O3) ha visto l'impiego di aria ultrapura generata in loco, con test effettuati a diversa temperatura, a diversa portata di flusso e a durata variabile di trattamento. Si è riscontrata una riduzione del pH ed un incremento della conducibilità elettrica rispetto alla durata del trattamento. Inoltre, con la riduzione del flusso di ozono, la rimozione di DCF si è ridotta rispetto al tempo. Si è raggiunta una riduzione significativa del contaminante per durate nell'ordine di poche decine di minuti (40 minuti) \cite{Naddeo_2012}.
Durante il processo, l'ozono è stabile e reagisce direttamente con i substrati organici sotto mezzo acido. Tuttavia i limiti del suo impiego sono dettati dall'elevato fabbisogno di energia per generare l'O3; inoltre si registra un aumento della torbidità degli effluenti ed una sensibilità al pH. Pertanto, per ridurre tali limiti, l'ozonizzazione è spesso combinata con l'irradiazione ultrasonica  \cite{Pang_2011}