Diversi studi recenti hanno rivelato che questi composti, soprattutto se in miscela, sono difficili da rimuovere dalle acque con le fasi convenzionali di trattamento di purificazione e, proprio per questo, di recente si sono cercati metodi non biologici per la loro rimozione dalle acque.
Molteplici sono i fattori che intervengono nella selezione della tecnologia più appropriata di trattamento delle acque reflue urbane quali ad esempio, la necessità di recupero dei nutrienti, l'efficienza energetica, la necessità di riutilizzo dell'acqua e dei fanghi. \cite{Kamble_2017}
Una delle tecnologie più innovative è l’applicazione dell’irradiazione ultrasonica per il trattamento di contaminanti nell’acqua.
Il meccanismo di funzionamento della sonicazione ha come principio l'utilizzo gli ultrasuoni, che sono suoni con frequenza superiore a 20 kHz. Questi suoni innescano il fenomeno della cavitazione, con formazione, crescita e successivo collasso di microbolle, o cavità che si verificano in intervalli di tempo estremamente piccoli rilasciando grandi quantità di energia.\cite{Gogate_2002}
L'efficacia del trattamento dipende dal tipo di farmaco trattato, dalla densità di potenza delle onde ultrasoniche, dalle concentrazioni iniziali del substrato, dal pH iniziale e dall'insufflaggio d'aria.
Applicazioni recenti hanno dimostrato che il processo ad ultrasuoni può essere applicato con successo nella rimozione di prodotti farmaceutici e per la cura della persona come il triclosan, l’ossido di trifenilfosfina\cite{Emery_2005}, l’ibuprofene \cite{M_ndez_Arriaga_2008} e diflonac \cite{Naddeo_2009}.
Tuttavia, in letteratura non risultano studi sulla degradazione sonochimica di questi prodotti in miscela.\cite{Naddeo_2009a}