La quasi totale assenza di una normativa a livello nazionale, certamente non aiuta a prendere decisioni ponderate e realmente consapevoli per arginare tale problema. La normativa italiana, infatti, non prevede valori limite di emissione di odore o di disagio olfattivo e rimanda, pertanto, a disposizioni specifiche in materia emanate dalle diverse Regioni. \cite{reflue}  Cambiando scala, notiamo che anche a livello internazionale esistono poche leggi che fissano i limiti delle emissioni di odori provenienti dall’industria e/o definiscono i criteri di qualità relativi all’odore.\cite{e2004} D’altra parte, la definizione dei limiti normativi sulle emissioni effettive è un problema difficilmente risolvibile a causa delle difficoltà legate alla soggettività dell’olfatto e alla modalità di determinazione degli odori nell’ambiente.\cite{belgiorno2007} La misurazione degli odori può avvenire tramite metodi sensoriali (es. olfattometria dinamica ) oppure tramite metodi analitici-strumentali (es. GC-MS) .

2. Tecniche di misurazione degli odori

Sebbene la EN13725:2003 standardizza le procedure e i metodi di analisi, rendendo l’olfattometria dinamica un metodo di misurazione affidabile e consolidato, la principale fonte di incertezza di questo metodo è l’alta variabilità biologica della sensibilità olfattiva. \cite{rxsj3f,sneath2001} Sul mercato ci sono diversi tipi di olfattometri, ma due sono i più comuni. Il primo può essere chiamato “sì/no” : dalla porta di fiuto, esce ad alternanza l’aria inodore o l’aria con odore ed il valutatore dovrebbe indicare sulla scheda di valutazione se rileva l’odore oppure no. Il secondo olfattometro, chiamato “scelta forzata” presenta due o tre diverse porte di fiuto e ciascun coordinatore deve indicare da quale porta di fiuto proviene l’odore.  \cite{Mu_oz_2010,Guffanti_2018}  L’olfattometria dinamica, inoltre, ha dei costi di analisi molto elevati e richiede molto tempo.\cite{sneath2001}
Lo scopo principale della ricerca sugli odori è identificare i composti attivi degli odori e relazionarli con la percezione umana. Approcci strumentali alla caratterizzazione di odorizzanti mediante gascromatografia accoppiata a spettrometria di massa (GC / MS) sono stati ampiamente utilizzati per produrre elenchi delle sostanze presenti e delle loro concentrazioni.\cite{Davoli_2003,Dincer_2006}  Il GC-MS portatile è abbastanza piccolo quindi conveniente da portare e combina la capacità ad alta risoluzione del gascromatografo e la capacità qualitativa della spettrometria di massa risultando così molto adatto per il rilevamento di emergenza. \cite{sguan2012,2013}  Il principale limite di questa tecnica è legato alla complessità dell'odore in esame. Poiché molte sostanze chimiche volatili sono spesso presenti a concentrazioni inferiori al limite di rilevazione strumentale e poiché non vengono fornite informazioni sulla percezione umana, non è possibile stabilire una correlazione lineare tra una sostanza quantificata e uno stimolo olfattivo .\cite{Francesco_2001}  Un approccio alternativo consiste nell’accoppiare la gascromatografia-spettometria di massa con l’analisi olfattiva (GC-MS/O). La tecnica gascromatografia-olfattometria (GC-O) abbina l'analisi gascromatografica tradizionale alla rilevazione sensoriale per studiare complesse miscele di sostanze odorose e identificare composti attivi odorosi. Alla fine, l’olfattogramma e il cromatogramma vengono combinati.  \cite{Brattoli_2013}  Un altro metodo analitico-strumentale per la misurazione degli odori è rappresentato dal sistema GC/SAW che fornisce immagini olfattive bidimensionali ad alta risoluzione per un facile riconoscimento di molti odori complessi. Con questo sistema, la separazione e la quantificazione delle singole sostanze chimiche all'interno di un odore vengono eseguite in pochi secondi. \cite{Staples_2008}