Le membrane dinamiche possono essere classificate in due gruppi:
- Membrane autoformanti (self-forming dynamic membrane SFDM);
- Membrane pre-rivestite (precoated dynamic membrane PDM);
Le membrane dinamiche autoformanti sono generate dalle sostanze presenti nella miscela liquida che durante la filtrazione si depositano sulla superficie di supporto.
Le membrane pre-rivestite, denominate anche membrane FIP (formed in place), sono generate facendo filtrare sulla superficie di supporto, generalmente un materiale poroso, una soluzione di una o più componenti colloidali specifici; le membrane dinamiche pre-rivestite, a loro volta sono suddivise in due gruppi: membrane additive singole e composite \cite{Ye_2006}. Le prime sono formate da un solo componente o reagente e in un’unica fase mentre le membrane composite sono prodotte da un processo a più fasi. In un bioreattore a membrana dinamica DMBR (dynamic membrane reactor) si va a sostituire la membrana di separazione con una membrana dinamica autoformante. La formazione della membrana dinamica è un processo complesso che include molti meccanismi fisici, chimici e biologici come il deposito di particelle, il blocco dei pori e la formazione di uno strato di “cake” \cite{Bae_2005}. La membrana viene divisa in tre fasi (Figura 2):
- strato di substrato: costituito da particelle con diametro di 0,1 mm;
- strato di separazione: costituito da particelle di fango la cui dimensione è ridotta dall’interno verso l’esterno e, la capacità di separazione di questo stato si può paragonare alla micro-membrana;
- strato di incrostazione costituito da particella di fango, soluti e colloidi.