La contaminazione dei suoli dovuta ai metalli pesanti rende sempre più spesso necessario intervenire mediante azioni di messa in sicurezza e bonifica per salvaguardare la salute dell’uomo e dell’ambiente naturale. Nella pratica esistono numerose tecniche e tecnologie di bonifica, ognuna con finalità e limiti differenti. La letteratura scientifica mostra come i trattamenti di solidificazione/stabilizzazione (S/S) ex situ presentino buone prestazioni in termini di costi/benefici e questo fa si che risultino un buon investimento per l'operatore che deve commissionare un intervento di risanamento ambientale. Il caso studio preso in esame si concentra su una tecnologia ex situ, che prevede il trattamento di un suolo contaminato da metalli pesanti e acque reflue,  mediante un legante chimico di nuova generazione chiamato SPC (un superfosfato e ossido di calcio a base idrossiapatite).