Casi studio

Uno degli studi \cite{belgiorno2005}prevede un piano di monitoraggio dove il numero dei siti di campionamento è stato stabilito in base agli insediamenti urbani e a tutti i possibili carichi inquinanti. In definitiva sono stati scelti 6 siti di campionamento ottenendo 144 campioni in 24 mesi e la qualità dell’acqua del fiume è stata individuata tramite analisi sul pH, sull’ossigeno disciolto (DO), la temperatura, la domanda chimica di ossigeno (COD), la domanda biochimica di ossigeno (BOD5), estericchiacoli. Tramite questi campioni è stato possibile affermare che il fiume è caratterizzato da uno stato ambientale "buono-moderato", oltre ad avere una buona capacità di autodepurazione. Invece, \cite{Scuri_2006}, prende in considerazione un altro corso d'acqua la cui qualità è stata valutata in base alla direttiva quadro sull’acqua 2000/60/CE. Sulla base della normativa italiana 152/99 le analisi chimiche e batteriologiche sono state condotte ogni mese per un anno e ciò ha portato a dimostrare una buona situazione ecologica per la parte superiore del Chienti che però peggiora man a mano che il fiume continua nella sua discesa.  Altri studi, in linea con la normativa italiana per la valutazione della qualità ecologica del corso d’acqua è stato effettuato un  monitoraggio per 5 anni evidenziando, in particolar modo, un legame tra la qualità meteorologica e quella idrica\cite{Belgiorno_2013}. Infine, si propone un ulteriore caso studio dove per la caratterizzazione della qualità del corso d'acqua è stato effettuato un monitoraggio dal febbraio 2001 al luglio 2002 raccogliendo 2570 campioni per definire la qualità del corso d’acqua che è risultata “buono-alta”. A tal fine sono state proposte delle nuove metodologie statistiche non parametriche come possibili strumenti per la gestione della qualità delle acque\cite{lrizzo}.