Sono state eseguite 31 esecuzioni sperimentali per studiare l’influenza dei diversi parametri di sperimentazione attraverso un impianto elettrochimico. Come è stato già detto per ridurre i costi di energetici è stata eseguita un’applicazione ad elettricità intermittente. I risultati ottenuti sono stati esplicitati tramite un grafico in cui vi è la differenza di rimozione tra le diverse specie farmaceutiche con o senza intermittenza di corrente. Come si evince dal grafico le rimozioni con fornitura continua  di corrente è stata superiore. E’ possibile dire inoltre che in base alle diverse condizioni la riduzione dei composti farmaceutici varia da 30-40% rispetto alla concentrazione iniziale in particolare una maggiore tendenza di riduzione da parte della carbamazepina. E’ stato possibile definire inoltre che, se per una variazione di densità di corrente non c’è grande differenza di rimozione, le efficienze del processo risultano essere direttamente proporzionali alla durata del processo di elettrocoagulazione.Per quanto riguarda la rimozione degli inquinanti convenzionali è direttamente proporzionale alla densità di corrente e al tempo di elettrocoagulazione. Per le voci di costo sono state considerate solo quelle inerenti al consumo di energia e quelli inerenti ai conduttori elettrici per le varie velocità di densità di corrente. Da ciò si è notato che il costo di esercizio è aumentato quasi linearmente con la densità.  
Diversi studi sono stati effettuati andando ad affrontare la stessa tematica , infatti uno dei più importanti riguarda  il processo associato alla rimozione dei composti farmaceutici mediante il carbone attivo granulare più efficiente rispetto ai processi convenzionali   \cite{Couto_2019} .
Inoltre è stata studiata  un'alternativa adatta per l'efficienza di rimozione, nei sistemi di trattamento, di naproxene  (antiinfiammatorio-analgesico)    \cite{Matamoros_2009} .
Per la rimozione dell'ossitetraciclina cloridrata inoltre è stato studiato un nuovo metodo di elettrocoagulazione con diverse configurazione di anodo-canodo ed è stato ottenuto che l'alluminio risulta più efficace del ferro come materiale anodico per la rimozione del prodotto. \cite{Nariyan_2017} 
L'elettrocoagulazione inoltre è stato confrontato con i metodi convenzionali di trattamento di acque e si è resi noti che il processo elettrochimico presenta una minore concentrazione di solfato e quindi una conduttività specifica più bassa, ma una concentrazione residua  più alta di alluminio. \cite{Vik_1984}
Un altro lavoro ha trattato ulteriormente il tema dell'eliminazione di composti farmaceutici all'interno delle acque reflue. Si è visto che utilizzando un reattore anaerobico (UASR) all'interno di industrie farmaceutiche si riescono a ridurre gli antibiotici nell'effluente commerciali. Inoltre questo metodo ha ottenuto un risultato di rimozione di circa il 95 % di tilosina dalle acque di scarico .\cite{Chelliapan_2006}
In un altro studio si è verificato l'effetto della corrente alternata (CA) e della corrente continua (CC) sull'eliminazione del blu di metilene (MB) e del carminio indaco (IC) mediante il processo di elettrocoagulazione utilizzando due elettrodi rispetto al processo di coagulazione-flocculazione riuscendo ad ottenere quasi il 100% di rimozione. \cite{Othmani_2017}